giovedì 24 maggio 2012

In ricordo dei "Martiri di Chicago"


Nel 1867 gli operai americani scioperarono per diversi giorni lottando contro le forze dell'ordine e i padroni. Nonostante il sangue versato durante queste giornate, si riuscì a ottenere quello che si chiedeva: la giornata lavorativa di otto ore, approvata per la prima volta dallo Stato dell'Illinois.
La Prima internazionale di lì a poco tempo ratificherà la decisione di portare avanti tale battaglia anche in Europa dove il proletariato, oltre ad essere molto più vasto, viveva in una condizione miserevole.
Questa scintilla fece scoppiare una serie di scioperi e di rivolte che portarono la borghesia industriale a concedere diritti e agevolazioni, accettando in parte le richieste operaie. Nel 1882, precisamente il 5 settembre, i “Cavalieri del Lavoro” di New York organizzarono una festa per commemorare queste battaglie. Due anni dopo, nel 1884, si decise di far cadere annualmente questa festa con la collaborazione di comunisti e anarchici scegliendo come data il 1° maggio.
Dietro la scelta del 1° maggio c'è un evento che sconvolse il mondo socialista. Il 3 maggio del 1886 a Chicago scoppiò la cosiddetta “Rivolta di Haymarket”. Alcuni lavoratori scioperanti furono caricati dalla polizia la quale non ci pensò due volte a sparare. Per questi fati gli anarchici organizzarono una manifestazione presso Haymarket Square il 4 maggio. Di risposta la polizia caricò di nuovo la folla, sparando e uccidendo moltissimi manifestanti.
Le azioni di repressione riguardarono anche chi organizzava la ricorrenza del 1° maggio. Nel 1887 sempre a Chicago, una delle polveriere sociali degli Usa, furono processati e impiccati quattro rappresentanti di sindacati per aver organizzato tale festa. Sempre in quei giorni il presidente Grover Cleveland affermò che la festa del 1° maggio dovesse essere organizzata ogni anno per commemorare tali incidenti. Per coercizione o per un ripensamento più tardi ritirò le sue dichiarazioni. Di fatto i “martiri Chicago” diedero l'effetto sperato: durante una manifestazione di lutto si radunarono nella città americana migliaia e migliaia di lavoratori che dimostrarono la forza dell'idea socialista.
Dagli Stati Uniti la festa venne esportata in molti Paesi prima con la Prima Internazionale e poi con la Seconda. Fu proprio quest'ultima nel 1889 a ratificarla a Parigi. In Italia il Primo Maggio venne introdotto nel 1891, interrotta durante il periodo fascista e ripristinata nel 1945.

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