venerdì 25 maggio 2012

Per una Italia nuova (di Paolo R.)

PREMESSA:
Questo articolo è scritto in base a ciò che penso io personalmente ed alcune cose non potrebbero essere condivise e  andrebbero ad intaccare interessi di politici e non che non faranno mai riforme del genere altrimenti intaccherebbero troppo i propri interessi ed alcune sembrano anche irrealizzabili ma con una buona dose di coraggio sono fattibili anche loro! per favore non siate superficiali nel leggere questo articolo e arrivate fino alla fine! buona lettura.


PROPOSTE PER MIGLIORARE L’ITALIA:

PIANO POLITICO AMMINISTRATIVO ECONOMICO:
-riduzione del numero di parlamentari a 137 e del numero dei senatori ad 77 calcolato rispetto ai politici che hanno gli USA
-riduzione dei loro stipendi del 60% ed il resto si otterrebbe in base ai risultati politici per un aumento massimo del 25%  del proprio stipendio base 
-stop a doppi o più incarichi dei politici: se libero professionista può continuare la libera professione per non perdere clienti ma se dipendente il soggetto verrà messo in aspettativa forzata speciale per il tempo che sarà al governo e percepirà lo stipendio più favorevole tra quello di parlamentare e il lavoro precedente  
-eliminazione delle provincie 
-accorpamento dell’abruzzo al molise
-accorpamento dei comuni al di sotto dei 30000 abitanti così da limitare sprechi, corruzione e infiltrazioni mafiose ( perchè è più semplice controllare pochi individui rispetto a centinaia di migliaia) 
-accorpamento della Polizia di Stato ai Carabinieri perchè hanno le stesse funzioni e si può risparmiare sulle strutture e sui comandi (meno indennità di comando)
-rendere la Guardia di Finanza per il 95% solo polizia Tributaria poichè al momento solo il 50% dei finanzieri fà polizia tributaria mentre il resto fà ciò che fà la polizia e carabinieri
-rendere tutte le auto pubbliche a combustione a metano o gpl per risparmiare e inquinare di meno
-rendere lo stipendio nel pubblico variabile in base ai risultati (variazione anche del 30%) che si deciderebbe in base al bilancio pubblicato entro il 31 dicembre di ogni anno: se il bilancio è negativo si ha una decurtazione dello stipendio di tutti i dipendenti e in caso contrario cioè pareggio di bilancio si ha un aumento di stipendio per tutti così da aumentare la produttività ed eliminare gli sprechi
- con il denaro risparmiato dai tagli alla politica metà deve essere reimpiegato nella lotta all’evasione fiscale ed al crimine e l’altra metà per il sostegno alle imprese, famiglie, lavoro 
-eliminazione del denaro cartaceo e sostituita da moneta elettronica così da avere un controllo eccellente per la lotta all'evasione fiscale, controllo della corruzione e di tutte le attività criminali e anche salvare le banche che potrebbero sempre concedere prestiti, mutui e quindi non far fermare mai gli ingranaggi della nostra economia) e poi lo stato risparmierebbe almeno 10 miliardi che servirebbero ogni anno per produrre denaro cartaceo e a moneta potendo riutilizzare questa somma per il bene comune o per diminuire le tasse
eliminazione quasi totale della libera professione:
* per il commercio ci deve essere solo un negozio di una compagnia importante che offra tutti servizi (conad, coop ecc) ogni 3000 abitanti e devono distanziarsi (I negozi della stessa compagnia) di almeno 20 km l’una d’altra per garantire concorrenza (dico compagnie importanti perchè esse non possono permettersi di non emettere scontrini fiscali poichè nuocerebbe alla propria reputazione e perderebbe immediatamente clienti), questo gioverebbe sia per la qualità dei servizi offerti ai cittadini, sia per le compagnie sia per l'occupazione (verrebbe debellato quasi completamente il lavoro nero e si creerebbero nuovi posti di lavoro)
* per i servizi creazione di società gestite direttamente dallo stato così da evitare qualsiasi evasione fiscale e riduzione dei costi al cittadino (dato che lo stato non dovrebbe pagare a se stesso l'IVA e altre tasse)
-l’8 per mille piò essere devoluto solo per il 30% alla chiesa (dato che secondo recenti statistiche solo il 25% degli italiani dona volontariamente l'8 per mille alla chiesa gli altri poichè non esprimono preferenze il loro contributo viene diviso tra le parti e chissà perchè alla fine la chiesa si ritrova l'85% di tutta la torta e non solo, la chiesa di tutto ciò spende solo il 22% in opere di carità), per il resto solo allo stato che lo dovrà utilizzare per la ricerca, protezione civile e carità


ISTRUZIONE
-abolizione della scuola media e introduzione del Ginnasio di 5 anni con culmine con l’attuale 2 superiore (così da garantire una istruzione di base eccellente a tutti con introduzione di elementi di latino e greco per aprire la mente e far ragionare, diritto e economia per sapere come muoversi in questa società moderna e elementi di educazione ambientale e alla salute per avere basi per vivere bene e rispettare l'ambiente) e diplomi validi come lauree triennali (con almeno 800 ore di tirocinio nell'arco dei 5 anni) e laurea vera 4 anni dopo il diploma
-abolizione dei tfa per insegnare ed introduzione del master di secondo livello in insegnamento (numero di posti da stabilire in base a prepensionamenti e darà diritto al posto a  tempo indeterminato previo superamento di tutti gli esami)
-ampliamento dei posti per il personale educativo (cioè coloro che aiutano nei compiti nei convitti) che oltre a sostituire il personale assente curerà anche la didattica pomeridiana (recuperi, potenziamenti, attività educative in genere) così dà evitare il ricorso a personale a tempo determinato
-potenziamento della ricerca con investimenti poichè la ricerca e poi lo sviluppo è l'anima della crescita economica (infatti un prodotto ha un picco di vendita nell'arco di pochi mesi e dopo le vendite si assestano fino a crollare, invece con l'innovazione si tiene sempre alta la vendita così da giovare a tutto il sistema economico

ENERGIA AMBIENTE POLITICHE AGRARIE E FORESTALI
- Investimenti per rendere tutti gli edifici pubblici ecosostenibili e obbligo di utilizzo di risorse riconducibili alle energie rinnovabili
- proporre soluzioni convenienti per istallazione di impianti fotovoltaici in private abitazioni o aziende (magari lo farebbe proprio l’enel che proponendo di fare il fotovoltaico gratis e facendo risparmiare il 60% della bolletta per 15 anni e rendendo dopo i 15 anni l’impianto proprietà del privato cittadino senza costi aggiuntivi) cos' da far risparmiare il cittadino, l'ambiente e anche lo stato (che deve importare di meno)
-disincentivazione per auto a benzina o diesel se non euro 5 attraverso tassazioni aggiuntive che farebbero lievitare il prezzo di queste auto e incentivi per le altre auto così di arrivare ad un punto di incontro nel prezzo così da far diventare conveniente le macchine ecologiche
-asprimento delle sanzioni per chi inquina o fà qualsiasi danno ambientale e paesaggistico in aree protette 
-incentivazione al made in Italy con diminuzione delle importazioni di merce producibile in Italia come agrumi, vino ecc così da favorire il consumo di qualità in Italia favorire l'occupazione in questo ambito con risparmio sia per lo stato sia per il cittadino (meno costi di gestione e logistica per lo stato

IMMIGRAZIONE
-è possibile solo se i migranti portano conoscenze necessarie al paese (es in italia mancano artigiani e professionisti in ambito economico) e coloro che vengono in Italia senza questi requisiti saranno espulsi immediatamente a meno di casi eccezionali (rifugiati politici, paese di origine in guerra). Ho preso spunto dal sistema Australiano e Neozelandese, così facendo li la percentuale di disoccupazione è al 4 % contro quasi il 10% qui. Potrebbe sembrare razzista ma la cosa è molto equa e diminuirebbe di molto la criminalità e il degrado!


INFRASTRUTTURE
-Le aziende che ottengono gli appalti non dovranno sforare il budget e per ogni giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia concordata dovranno pagare una grossa sanzione economica (almeno 10000 euro per ogni giorno di ritardo sul modello di Dubai) così da scoraggiare le imprese mafiose e invogliare le aziende serie ad accettare queste sfide con aumento della produttività, efficienze e anche la qualità!

Omaggio alla Catalogna: l'utopia realizzata

"Omaggio della Catalogna" è uno dei diari di guerra più belli e interessanti mai scritti. Il suo autore è un noto scrittore inglese, George Orwell, giornalista e politico inglese, aderente prima alla sinistra massimalista e successivamente attestatosi su posizioni socialdemocratiche. Causa di questo cambiamento politico? Lo stalinismo e la ferocia della dittatura staliniana. Orwell con la sua mente lucida, tipica del giornalista, aveva compreso in che direzione stesse andando il movimento operaio internazionale, causando non solo sofferenza, ma anche oppressione e morte. Allo scoppio della guerra civile spagnola (1936 - 1939) Orwell si era unito alle Brigate Internazionali che si erano formate per affiancare il Fronte Popolare nella difesa della seconda repubblica spagnola. Per la prima volta si erano viste forze politiche opposte, marxisti, anarchici e socialdemocratici, cooperare contro un comune nemico: il generale Francisco Franco, sostenuto dal Fuher Adolf Hitler e dal Duce Benito Mussolini. In Catalogna, dove l'anarchismo e le idee trozkiste ebbero maggiore presa, si può dire che sotto gli anarchici, guidati da un carismatico Buenaventura Durruti, realizzarono quella che può essere definita una società comunista. Collettivizzarono le industrie e tutti i mezzi di produzione e in generale si realizzarono forme collettive di gestione della società. Gli anarchici del sindacato CNT (Confederacion Nacional de Trabajo) e del FAI (Federacion Anarquista Iberica) e il POUM (Partito Operaio di Unificazione Marxista, di stampo trozkista e antistalinista) erano le forze più attive del fronte contrapposte al PSUC (Partito Socialista di Unificazione Catalana) e al PCE (Partido Comunista de Espana) che sempre di più si stavano avvicinando alle linee guida di Mosca. Le due forze maggiori del FP inevitabilmente cozzarono creando problemi alla solidità della coalizione determinando la pronta vittoria del Fronte Nazionale. I due schieramenti fin da subito si scontrano sull'opportunità o meno di portare avanti la rivoluzione in tempo di guerra. Gli anarchici e i trozkisti volevano approfittare della situazione e compiere quella rivoluzione che in Russia era stata affossata da Stalin. Avevano compreso che il proletariato era in uno stato di mobilitazione tale da poter facilmente spezzare le difese dello Stato borghese. Questo progetto trovò opposizione negli ambienti socialdemocratici e stalinisti. La guerra doveva essere portata a termine, dicevano costoro, anche e soprattutto con l'aiuto della borghesia. Terminata la guerra, eliminato un nemico come Franco, si sarebbe fatta la rivoluzione. Il Fronte Popolare si spaccò e le forze staliniste al governo, con la complicità degli ambienti socialisti, non tardarono ad organizzare azioni forza contro gli anarchici e i trozkisti. Orwell racconta che le azioni contro i rivoluzionari iniziarono quando le forze di polizia occuparono la centrale telefonica di Barcellona che era stata la prima azienda ad essere collettivizzata e gestita dal CNT. Barcellona fu il teatro di scontro di questa guerra fatricida che si svolse tra il 3 e l'8 maggio 1937. Da un lato vi erano gli anarchici del CNT e una parte dei combattenti della Colonna Durruti insieme con i militanti del POUM; dall'altro lato le milizie popolari che imposero ai loro ex compagni di sciogliere il loro esercito e sottostare alle decisioni del governo. I combattimenti furono sanguinosi e il fronte rivoluzionario venne represso e, dopo le dimissioni del governo Caballero (primo governo sostenuto da fazioni rivoluzionarie), si intensificarono con il nuovo presidente Juan Negrin le epurazioni dei nemici di Mosca. Le collettivizzazioni furono bloccate e gli anarchici e tutti coloro sospettati di trozkismo furono estromessi dalle istituzioni e dal prender parte alla vita pubblica e politica. Di fatto la rivoluzione, come in Germania, Russia e Italia, era stata soppressa.