
Chi erano Fausto e Iaio? Erano due membri del Leoncavallo, componenti delle ronde antispaccio, i quali indagavano da tempo sul traffico di cocaina. Si dice che le verità che vennero alla luce dalle loro ricerche siano state le ragioni che hanno spinto ad ucciderli. I due giovani avevano scoperto un giro di spaccio che faceva capo ad alcuni esponenti della criminalità organizzata, legati a loro volta ad alcuni esponenti dell'estrema destra. Del materiale che misero insieme ne rimane una piccola parte visto che dopo il loro omicidio sparirono molti documenti e registrazioni di interviste. A rivendicare l'omicidio, avvenuto a Via Mancinelli 8, furono i Nar (Nuclei armati rivoluzionari, movimento di estrema destra) i quali inviarono una serie di lettere rivendicative a Roma e in altre città italiane. Massimo Carminati fu il principale indagato: membro dei Nar nonché "collaboratore" della banda della Magliana e di alcuni esponenti dei servizi segreti deviati invischiati nella strage di Piazza Fontana. Accanto alla pista nera ve ne era un'altra che mirava a trovare i responsabili tra le file dell'estrema sinistra. Nel palazzo dove viveva Fausto vi era un nascondiglio delle Br. Si è ipotizzato che i due giovani avessero scoperto anche dei legami tra le Br e i servizi segreti infiltrati tra quelle cellule terroristiche. Molti esponenti del Leoncavallo tentarono indagini indipendenti senza ottenere alcun risultato concreto. Un giornalista dell'Unità, Mauro Brutto, riuscì a metter insieme un dossier su nomi e fatti che doveva consegnare all'arma dei carabinieri e svelare finalmente i mandanti e gli esecutori dell'omicidio. Brutto venne investito il 25 novembre 1978 da una Simca 1100 e il suo dossier sparì dalla sua borsa senza lasciar traccia. Questo fatto confermò in alcuni il soispetto sulla possibile partecipazione dei servizi segreti deviati all'omicidio di Fuasto e Iaio. Le indagini ufficiali non giunsero a nessun esito. Massimo Carminati e gli altri indagati, Mario Corsi e Claudio Bracci, furono assolti per insufficienza di prove. Il caso venne archiviato definitivamente il 6 dicembre 2000.