venerdì 8 giugno 2012

Léon Degrelle e il rexismo

E' un movimento di ispirazione fascista che non ha avuto un grande ruolo sulla scena internazionale prima o dopo la seconda guerra mondiale. Al contrario ebbe un ruolo importante nel mediare tra i belgi e gli occupanti tedeschi durante l'occupazione nazista del Belgio. Sto parlando del "Rexismo", un movimento nato nel 1935 per volere del belga Léon Degrelle, giornalista e politico tradizionalista,  basandosi sulla politica sociale ed economica del Duce e su un forte tradizionalismo di stampo cattolico. Il nome stesso, Rexismo, deriva da Rex, cioè "re" in latino, e sta a significare Cristo Re, denotando quindi una forte carica cattolica. Come ogni altro movimento fascista esso si poneva come terza via tra comunismo e capitalismo, entrambi fattori di corruzione della società. L'individualismo e la lotta di classe erano nemici dello spirito nazionale mettendo in pericolo la salute pubblica dello Stato e del popolo. Erano mali da estirpare sia con una ferrea disciplina etica e pratica sia, in questo caso, con un fervido recupero degli insegnamenti religiosi della Chiesa Cattolica. Contro questi fenomeni, che per lui erano mali estremi, Degrelle esaltava una società aristocratica dove una elitè di capi avrebbe guidato il Paese verso una vera e propria rinascita. Il lavoro era esaltato come l'elemento che dava all'uomo valore e onestà e quindi la nuova società doveva per forza difendere il lavoratore e il suo contributo manuale. Il corporativismo era scelta giusta per mediare gli interessi dei padroni e degli operai e per sedare la lotta di classe. Fin dalle origini il rexismo promossero con il celebre motto "contro tutti i partiti, contro tutti i corrotti" la lotta all'usura e a liberare la politica da quegli uomini che avevano infangato il Belgio con la loro corruzione morale ed economica. Il movimento nel 1936 si organizzò in partito dove al suo vertice più alto venne posto Léon. In questo modo prese parte alle elezioni del novembre di quell'anno ricevendo un discreto successo. Al pari del Pnf si istituirono delle milizie di partito, Legion Wallonie e Legion Flandern, con compiti simili alle MVSN. Durante l'occupazione nazista i rexisti collaborarono con gli invasori per meglio individuare i traditori e i nemici comunisti o liberali. Degrelle partecipò alla principali operazioni e ad azioni di propaganda a favore del nazionalsocialismo. Il collaborazionismo lo penalizzò. Alla fine della guerra venne esiliato in Spagna (1945) e solo nel 1954 gli fu consentito di ritornare in Belgio.